Urlo di Branco
Facciam parte di un branco,
la pelle vendiam cara,
uniti fianco a fianco,
Noi siamo i Khanhiwara.
LA PROMESSA DEL LUPETTO
” Prometto con l’aiuto e l’esempio di Gesù,
di fare del mio meglio nel migliorare me stesso,
Nell’aiutare gli altri nell’osservare la Legge del Branco”
I LUPETTI
Il secondo momento del percorso educativo nello scautismo è vissuto dai bambini nell’arco di età che va dai 7 ai 12 anni.
La comunità cui appartengono è il Branco.
Tutti i valori educativi, in questo periodo, passano tramite il gioco. Oltre ad
esso, ciò che caratterizza il metodo scout in questa età è che tutto è immerso
in una particolarissima ambientazione: quella raccontata nel “Libro della giungla” da R. Kipling.
L’ambiente fantastico proposto per il Branco è la Giungla di Kipling .
Ogni comunità ha quindi il suo ambiente fantastico ed i bambini vi giocano
come se fossero Lupetti che cacciano nella giungla.
La grande valenza dei simboli che i bimbi vivono nelle favole, fa sì che loro
siano lupetti e non bambini che giocano ai lupetti.
Essi a quest’età, detta prelogica, non hanno la capacità di elaborare concetti
astratti e complessi, però già da tempo la coscienza dice loro che esistono un
bene e un male per loro quasi istintivi. La forte caratterizzazione morale degli animali dei racconti usati per l’ambientazione permette di appoggiarsi ai concetti istintivi e intuitivi di bene e
di male che i bambini hanno, con una morale indiretta. Un Lupetto non
pensa che una cosa detta sia giusta, ma capisce che è buona la persona, cioè
il personaggio fantastico che impersona una certa qualità morale, che gliela propone.
Ogni Capo, inoltre, assume il nome e il ruolo di uno dei personaggi caratterizzati positivamente nella Giungla: Akela per esempio è il vecchio lupo grigio che con saggezza regge il Branco.
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